Hennè: proprietà e benefici per capelli sempre curati

Hennè: benefici, proprietà e capelli sempre curati e dai riflessi incantevoli.

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Il modo più naturale per tingersi i capelli è quello di utilizzare il famoso henné. Oltre a dare splendidi riflessi e mantenere sano il capello, ha anche delle ottime proprietà curative per trattare la cute.
Il nome botanico del vero e proprio hennè è: Lawsonia inermis, deriva dal medico inglese John Lawson che la descrisse in un libro pubblicato a Londra nel 1709, mentre il termine inermis si riferisce al fatto che spesso la pianta è priva di spine.
Coltivata soprattutto in India, Tunisia, Egitto, Sudan, Arabia, Iran, Cina ed anche in Florida, questa pianta è originaria delle regioni calde subtropicali e degli altipiani dell’Africa centro-orientaoltre.
Il suo uso è molto antico, addirittura nelle tombe dei faraoni egizi sono state ritrovate polveri di
Hennè e mummie con le unghie colorate. Specie nei paesi di origine, l’Henné è utilizzata non solo per decorare mani e piedi con disegni rituali e propiziatori (cerimonie religiose musulmane), ma anche come rimedio esterno contro: infiammazioni, foruncoli, scottature, ematomi, forfora, herpes.

L’hennè è infatti conosciuto per le sue proprietà astringenti, antisettiche ed è un efficace tonico per la pelle.
Il suo potere colorante deriva dal principio attivo contenuto il lawsone o acido hennotannico contenuto nelle foglie delle piante coltivate da almeno 3 anni.
Più lawsone è contenuto e più l’henné ha potere colorante.

La qualità e la quantità di principio attivo dipende da:
– età delle foglie;
– periodo di raccolta;
– luogo di coltivazione.

Esistono anche altre piante oltre al Lawsonia inermis che miscelate regalano diverse sfumature di colore o servono solo per rinforzare e sanare i capelli.

Elenchiamo le principali:

Lawsonia inermis(henné): le foglie secche e polverizzate della Lawsonia vengono stemperate in acqua calda, in modo da ottenere una pappetta fluida che viene subito applicata sui capelli e lasciata agire da 30 minuti a un’ora, o anche di più se si vuole ottenere una colorazione più intensa, avendo l’accortezza di avvolgere la testa con una cuffietta di plastica o stagnola, per far sì che l’impacco non si asciughi, ciò che impedirebbe all’Hennè di esplicare in pieno la sua azione.
Questa preparazione può essere completata dall’aggiunta di un cucchiaio di aceto o limone all’impasto, subito prima dell’applicazione sui capelli, oppure da alcuni cucchiai di yogurt bianco intero se i capelli sono lunghi, ricciuti o secchi.

Cassia obovata: viene ricavata dalla pianta Cassia obovata (o cassia italica o senna italica). La Cassia ha proprietà astringenti e antibatteriche. Conferisce luminosità e morbidezza ai capelli, li rinforza, dà volume e li condiziona. Non va ad alterare il colore di partenza e per questo è anche conosciuta come hennè neutro perché apporta tutti i benefici dell’hennè senza però colorare.

Indigofera tinctoria (detto hennè nero): è un arbusto della famiglia delle Fabacee (o Leguminose). Dalla fermentazione delle sue foglie si ottiene l’indaco, colorante di origine vegetale.
Oltre alle sue rinomate proprietà tintorie l’indaco possiede anche proprietà benefiche per la cute.
In particolare viene utilizzato nel campo della cosmetica eco-bio per rendere il capello più spesso e lucente. Altra sua qualità è quella di riequilibrare il sebo e aiutare coloro che hanno problemi di forfora.
Miscelata con il Lawsonia può far ottenere riflessi mogano scuro.
Al naturale tinge di nero, ma non copre i capelli bianchi.

Chi ha invece la capigliatura con una piccola percentuale di capelli bianchi, può utilizzare l’hennè Lawsonia miscelato al mallo di noce o all’hennè nero (Indigofera sp.) in modo da ottenere un colore non troppo aranciato sui capelli bianchi, che assumeranno così una tonalità più calda con effetto simile alle mèches ramate, dal look gradevole e alla moda (occorre però effettuare applicazioni ravvicinate, ogni 10-15 giorni circa).

Hennè castano, o rame, o biondo: sono miscele di hennè con altre piante che conferiscono le varie sfumature come per esempio: Juglans regia (o il mallo di noce) per colori più scuri, Camomilla e Rheum Officinale (rabarbaro) per colori chiari, ramati, dorati e biondi.

L’Hennè, al contrario delle tinture chimiche, non penetra all’interno del capello, ma si deposita e lega sulle squame della sua cuticola; si ha così un effetto “sostantivante”, cioè il diametro del capello aumenta leggermente, e la capigliatura diventa più voluminosa e resistente agli agenti esterni, oltre che più luminosa e dall’aspetto “sano”.
In tutti i casi, dopo l’applicazione dell’Hennè è necessario un accurato risciacquo e uno shampoo, per eliminare tutti i residui della polvere di Hennè. Inoltre è necessario proteggere le mani con guanti di gomma, per evitare che anch’esse si colorino, poiché la pelle contiene una sostanza, la cheratina, che è la stessa che troviamo nella struttura del capello.

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