Indicazioni su prodotti e ingredienti comedogenici

Definizione di comedogenicità

La comedogenicità o comedogenia, tipica di alcuni ingredienti di prodotti cosmetici, è un fenomeno che comporta la chiusura dei follicoli sebacei (osti follicolari) con conseguente comparsa di pustole, punti neri e punti bianchi ed insorge dopo settimane.
Il ristagno del sebo nel follicolo provoca ossidazione con conseguente comparsa dell’inestetismo cutaneo.
Si verifica un’alterazione nel processo di cheratinizzazione della pelle (il normale processo che porta alla continua desquamazione dello strato corneo – l’ultimo strato dell’epidermide – e al rinnovo conseguente della pelle).
Se infatti si altera il processo di cheratinizzazione, la cheratina delle cellule invece di “liberarsi” desquamando via, si accumula nel follicolo.

Non si deve confondere col termine acneicigità, il quale indica un problema derivato dall’uso di un cosmetico con una particolare concentrazione in lipidi ed in particolare di grassi specifici.
L’acneicigità è la cosiddetta follicolite che insorge rapidamente e comporta irritazione del follicolo con conseguente reazione tossica da parte della cute.

Ingredienti comedogenici

– isopropyl myristate
– isopropyl palmitate
– paraffinum liquidum
– petrolatum
– vaselina (dipende dalla quantità e dalla sensibilità della pelle)
– mineral oil

Ingredienti mediamente comedogenici

– cera alba
– beeswax (cera d’api)
– prunus dulcis (olio di mandorle dolci)
– rosa moschata (olio di rosa moscheta)
– altri oli “pesanti” (olio d’oliva).

Per le pelli grasse e impure si consiglia di evitare l’utilizzo di questi prodotti puri; meglio sempre miscelati con altri ingredienti e verificare che non siano al primo posto nell’INCI.

Ingredienti NON comedogenici

– il burro di karitè ;
oli “leggeri” spremuti a freddo e biologici fra cui: olio di girasole, olio di crusca di riso, olio di mais, olio di sesamo, olio di jojoba, olio di vinaccioli (vinacciolo).
A questi oli è possibile miscelare piccole percentuali di oli pesanti.

Altri ingredienti che possono risultare comedogenici, ma solo se presenti in percentuali elevate possono essere i seguenti:

– Acetylated Lanolin
– Acetylated Lanolin Alcohol
– Algae Extract
– Algin
– Butyl Stearate
– Carrageenan
– Cetearyl Alcohol + Ceteareth 20
– Cetyl Acetate
– Cocoa Butter
– Coconut Butter
– Cotton Awws Oil
– Cotton Seed Oil
– D & C Red # 17
– D & C Red # 21
– D & C Red # 3
– D & C Red # 30
– D & C Red # 36
– Decyl Oleate
– Dioctyl Succinate
– Disodium Monooleamido PEG 2-Sulfosuccinate
– Ethoxylated Lanolin
– Ethylhexyl Palmitate
– Glyceryl Stearate SE
– Glyceryl-3-Diisostearate
– Hexadecyl Alcohol
– Hydrogenated Vegetable Oil
– Isocetyl Alcohol
– Isocetyl Stearate
– Isodecyl Oleate
– Isopropyl Isostearate
– Isopropyl Linolate
– Isostearyl Isostearate
– Isostearyl Neopentanoate
– Laureth 23
– Laureth 4
– Lauric Acid
– Myristic Acid
– Myristyl Lactate
– Myristyl Myristate
– Octyl Palmitate
– Octyl Stearate
– Oleth-3
– Oleyl Alcohol
– PEG 16 Lanolin
– PEG 200 Dilaurate
– PEG 8 Stearate
– PG Monostearate
– PPG 2 Myristyl Propionate
– Polyglyceryl-3-Diisostearate
– Potassium Chloride
– Propylene Glycol Monostearate
– Red Algae
– Sodium Chloride (Salt)
– Sodium Laureth Sulfate
– Sodium Lauryl Sulfate
– Solulan 16
– Sorbitan Oleate
– Steareth 10
– Stearic Acid Tea
– Stearyl Heptanoate
– Sulfated Castor Oil
– Syearyl Heptanoate
– Wheat Germ Glyceride
– Wheat Germ Oil
– Xylene

Alcuni consigli per testare i prodotti

Poiché su molti ingredienti il grado di comedogenicità o di irritabilità dipendono da fattori individuali dovuti al tipo di pelle, per essere sicuri della compatibilità di un prodotto si possono fare dei piccoli test.
Basterà applicare una minima quantità del prodotto da testare su una piccola parte del mento (oppure su altre zone soggette a punti neri e acne) sia mattina che sera per circa tre giorni.

Da questa prova si dovrebbe vedere l’effetto lucido che ha sulla pelle e l’eventuale comparsa di irritazioni o meno. In ogni caso se un prodotto ha un effetto non del tutto positivo, ma ha comunque un buon INCI e si vuole continuare ad utilizzare, si può migliorare l’effetto diluendo il prodotto con acqua distilata (nel palmo di mano prima di applicarlo) o con qualche umettante tipo aloe vera, acido jaluronico, NaPCA ecc….questo potrebbe rendere il prodotto più sicuro dal punto di vista “comedogenicità”.

In via generale si può definire comedogenico un prodotto che tende a far ingrassare la pelle; per cui i prodotti che presentano nell’INCI ai primi posti (primo, secondo, terzo nell’elenco ingredienti) più oli pesanti, o uno di quegli ingredienti particolarmente comedogenico, è evidentemente poco indicato.

Mentre, sempre in via generale, i prodotti cosmetici che presentano ai primi posti dell’INCI acqua e glicerina, o acqua e cetyl o cetearyl alcohol sono i più leggeri e sicuri dal punto di vista della comedogenicità.