Zolfo: proprietà, benefici, utilizzi

Lo Zolfo è un elemento chimico minerale, un non-metallo, indicato con la sigla S (dal latino “Sulphur”) e numero atomico 16 nella tavola periodica.
Si ritrova in forma cristallina, di colore giallo chiaro o intenso, inodore e insapore.
E’ un minerale morbido, leggero ed ha un odore caratteristico solo quando si lega con l’idrogeno formando il solfuro d’idrogeno H2S (assumendo il tipico odore di uova marce).

Quando brucia la fiamma ha colore bluastro ed emette un odore caratteristico dovuto ai sottoprodotti generati dalla combustione (biossido di zolfo SO2 o triossido di zolfo SO3).
Lo zolfo è insolubile in acqua, ma è solubile in disolfuro di carbonio.

Nelle località vulcaniche e in prossimità di sorgenti calde si trova allo stato puro, mentre solitamente è presente sottoforma di solfuri (come la pirite, il cinabro, la galena) e solfati (come gesso e alabastro).

 

L’importanza dello Zolfo

Questo minerale è essenziale per la vita poiché è alla base di molte proteine essendo presente negli amminoacidi quali la cisteina,la metionina, la cistina e la taurina, in alcune vitamine (E, C) biotina detta vitamina H o B7 e la tiamina o vitamina B1, nei coenzimi, nell’insulina, nel glutatione il quale è uno tra i più potenti antiossidanti prodotti dall’organismo.

Inoltre è il principale componente dei glucosamminoglicani e di altri componenti del tessuto osseo, i quali hanno la funzione di formare una sostanza protettiva per tendini, legamenti, ossa e pelle.

La sua importanza è quindi in particolar modo dovuta perché è necessario per la costruzione del tessuto connettivo, cartilagini, unghie e peli. E’ perciò fondamentale per la salute di pelle, unghie, per mantenere l’organismo in forza e per la crescita dei capelli.

E’ grazie alla presenza dello zolfo che si ha una maggiore forza e tonicità dell’apparato scheletrico, perché la fluidità delle articolazioni è influenzata dalla quantità di zolfo che è presente nell’organismo.

 

Storia e utilizzo dello Zolfo

Lo Zolfo è conosciuto da tempi antichissimi, viene già citato nel libro della Genesi, mentre Omero lo menzionò nel IX secolo a.C.
Gli antichi usavano questo elemento come medicina, poi nel XII secolo i Cinesi inventarono la polvere da sparo che è una miscela di nitrato di potassio (KNO3), carbone e zolfo.

Lo Zolfo ha una particolare importanza e notorietà per essere uno degli elementi dell’Arte Alchemica; venne simboleggiato dagli alchimisti con un triangolo sopra una croce e dai loro esperimenti scoprirono che il mercurio poteva combinarsi con lo zolfo.
Verso la fine del decennio 1770 Antoine Lavoisier convinse definitivamente la comunità scientifica che lo zolfo era un elemento e non un composto.

Lo Zolfo conobbe da lì in poi un rapido sviluppo nell’impiego.

“L’estrazione dello zolfo iniziò in Sicilia a partire dagli inizi del XVII secolo e si sviluppò rapidamente fino a raggiungere nel 1820 la quota di 378 000 tonnellate, pari ai 4⁄5 della produzione mondiale.
Con lo sviluppo della produzione industriale si arrivò al punto che nel 1834 un censimento stimava oltre 200 miniere in attività il cui prodotto veniva spedito via mare in tutta Europa e perfino negli Stati Uniti d’America.”(Estratto da Wikipedia)

Lo Zolfo conosce ad oggi diversi impieghi:

– è usato per ricavare fertilizzanti,
– per la polvere da sparo;
– nella produzione di lassativi (utilizzando un solfato idrato di magnesio, la “magnesia”);
– nella produzione di insetticidi e fungicidi (molto usati nell’agricoltura per combattere fitopatologie come l’oidio);
– è impiegato in alcuni disinfettanti;
– è usato per la parte infiammabile dei fiammiferi;
– per la produzione di candelotti di zolfo tipici della medicina popolare per alleviare dolori cervicali, torcicollo e ridurre problemi della circolazione e tensione muscolare.

Inoltre i solfiti vengono usati per sbiancare la carta e come conservanti della frutta secca.

Lo Zolfo è anche definito “sale anti allergico” e viene usato per prevenire e curare le sindromi allergiche nell’infanzia e nella terza età.

 

Utilizzo dello Zolfo nella cosmesi

L’utilizzo cosmetico dello Zolfo è molto noto per la cura di viso, corpo e capelli; lo Zolfo è un valido aiuto nella risoluzione di diverse problematiche, come l’acne, brufoli, pelle grassa, punti neri, dermatiti, psoriasi, irritazioni e infiammazioni, e a tale scopo si trovano saponi, creme e fanghi da applicare sulle parti da trattare sia per detergere che per purificare la pelle.

E’ anche disponibile lo Zolfo in polvere per chi ama il fai da te nella preparazione di prodotti cosmetici.

Le proprietà cosmetiche dello Zolfo sono:

– astringenti;
– esfolianti;
– disinfettanti;
– antinfiammatorie;
– antisettiche;
– antibatteriche;
– cicatrizzanti.

Lo Zolfo è uno dei rimedi oligoterapici più efficace; la sua funzione è di far emergere il disordine interno, ed è pertanto indicato contro disturbi circolatori, reumatismi, allergie e dermatiti, crampi muscolari.

Si ha notevole beneficio nella cura dei problemi della pelle, dell’apparato respiratorio, circolatorio e muscolo scheletrico, dalle cure termali con acque sulfuree o dall’applicazione di fanghi a base di Zolfo.

 

In quali alimenti si trova lo Zolfo

Lo Zolfo si trova in maggiore quantità in:
– aglio;
– cipolla;
– cavoli;
– legumi;
– asparagi;
– germe di grano.

Non è indicato uno specifico apporto giornaliero, anche se l’assunzione più ideale sarebbe intorno ai 5 g al giorno per un adulto.

Lo Zolfo come integratore alimentare può essere usato anche per la prevenzione delle gastriti e del meteorismo, per disintossicarsi, per chi fa sport e per gli anziani.
E’ anche un analgesico naturale in grado di ridurre i processi infiammatori.

I segni di una carenza di Zolfo nel corpo possono presentarsi come perdita di tonicità della pelle, fragilità delle unghie, comparsa di dolori articolari, inquietudine e insonnia.

Un eccesso di Zolfo (anche se raro) può essere causa di perdita di calcio nelle ossa perché lo Zolfo tende a contrastare l’assorbimento di calcio.

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