L’Edera: proprietà e benefici

Il periodo di transizione fra l’inverno e la primavera è quello più adatto per aiutare l’organismo a pulirsi dalle scorie e predisporlo ai mesi in cui il sole e la luce porteranno nuova vitalità.
Perciò è bene mantenersi in forma ed eliminare eventuali accumuli di tossine e cellule morte che appesantiscono e devitalizzano gli organi interni, la pelle e i capelli.

Per quanto riguarda i trattamenti di cosmesi, occorre prima di tutto avere cura in questi mesi di proteggere la pelle e i capelli dal freddo, evitando che si abbiano eccessivi segni di screpolature e secchezza.
Poi si può abbinare un trattamento a base di Edera, ben conosciuta per la sua caratteristica di pianta sempreverde che resiste anche ai climi più rigidi.
I suoi principi attivi hanno azione tonificante, decongestionante, purificante e rivitalizzante su pelle e capelli.

PROPRIETA’ DELL’EDERA
Nome scientifico:Edera – Hedera helix L.
Famiglia:Araliaceae.
Origine:Inghilterra.
Parti utilizzate: droga costituita dalle foglie.
Costituenti chimici:
– Poliacetileni;
– Flavonoidi (quercetina, kampferolo, acido caffeilchinico);
– Saponine triterpeniche (alfaederina ed ederagenina);
– Acido caffeico;
– Acido clorogenico.

Ai preparati a base di edera si ascrivono proprietà principalmente antinfiammatorie, ma anche sedative della tosse ed antimicrobiche (dovute alla alfaederina).
Le proprietà secretolitiche ed espettoranti rendono l’edera utile in presenza di tossi convulsive, bronchiti e sindromi catarrali croniche su base infiammatoria.
In letteratura si trovano riferimenti anche a presunte attività antireumatiche, antalgiche, antibatteriche, antielmintiche, antiedemigene e revulsive su cute e mucose.
E’ controindicata nel caso di gastrite, ulcera e sensibilità accertata verso uno dei componenti.

In cosmesi, gli estratti di edera trovano impiego all’interno di formulazioni detergenti dermopurificanti, ma anche nei prodotti anticellulite.

UTILIZZO
L’uso dell’edera come pianta medicinale ha origini antiche. Per la somiglianza con una mano aperta, le sue foglie venivano usate nella magia simpatica per curare le ferite degli arti superiori e tutt’ora la medicina popolare sostiene che esse possono sostituire nelle ferite le bende.

Un’altra proprietà attribuita dagli antichi all’edera era quella afrodisiaca, tale potere sarebbe più forte in primavera quando maggiore è la circolazione linfatica.

Allora è sufficiente far bollire e bere il liquido gommoso fuoriuscito dalla corteccia attraverso una ferita, per ottenere un eccellente ricostituente e stimolante della sessualità. In realtà l’edera contiene nelle sostanze chimiche, le saponine, le quali rivelano una certa tossicità, quindi l’uso farmodinamico di questa pianta deve esser controllato.

L’infuso di edera trova comunque impiego come uso interno nelle bronchiti, reumatismi, calcoli biliari. Allo scopo si fanno bollire 4 gr di edera in un litro d’acqua lasciando in infusione per 5 minuti e consumando il filtrato nella misura di 2 tazze al giorno lontano dai pasti.

Per uso esterno il decotto può essere utilizzato sotto forma di impacchi ed applicato sulle parti del corpo sofferenti di nevriti, sciatiche e dolori muscolari in genere.

Una funzione di rilievo l’edera la svolge in cosmesi.

Per dar lucentezza ai capelli scuri
Porre in infusione 10 gr di foglie di edera per alcuni minuti in 3 litri di acqua bollente.

Come bagno coadiuvante nella cura dimagrante
Fare intiepidire e usare l’infuso come ultimo risciacquo del cuoio capelluto.
Bagno dimagrante: 40 gr di edera e altrettanti di quercia marina (un’alga comune dell’Atlantico e del Mediterraneo), vengono messi in 2 litri d’acqua bollente e lasciati in infusione per 30 minuti. Trascorso il periodo si versa l’infuso nella vasca e vi ci si immerge per 20 minuti.

Inoltre ecco alcuni consigli di utilizzo cosmetico tratti dal sito: http://www.riza.it

Usata prima del bagno: disintossica
Un bagno caldo, preceduto da un impacco di edera sulle zone del corpo in cui ritenzione e gonfiore sono più evidenti, favorisce l’eliminazione dei ristagni.

Come fare: Fai bollire una manciata di foglie d’ edera per 2-3 minuti e fai riposare 15 minuti a fuoco spento. Bagna delle garze nel decotto, applicale sulle zone gonfie (gambe, cosce, glutei); lasciale in posa 10 minuti, avvolgendo le parti con degli asciugamani caldi. Risciacquati e immergiti in un bagno caldo arricchito col resto del decotto.

Con il massaggio l’edera riduce la cellulite
Applicata sulla pelle attraverso il massaggio, l’ edera (associata all’estratto di ippocastano) ha un effetto antinfiammatorio sulla cellulite appena formata ma anche su quella “dura”.

Procedimento: Mescola 3 cucchiai di olio di germe di grano con 15 gocce di estratto glicolico di edera e 10 gocce di estratto glicolico di ippocastano: amalgama tutti gli ingredienti e massaggia l’unguento sul corpo fino a completo assorbimento, preferibilmente la sera dopo il bagno o la doccia.

Più vita alle chiome col decotto di edera dopo lo shampoo
Spesso a gennaio i capelli appaiono stanchi e privi di tono: le chiome, insieme alla pelle, sono infatti una delle parti del corpo che per prime denunciano gli stati di affaticamento. Così in questo periodo dell’anno, quando il freddo e la stanchezza ci intorpidiscono, la forza fresca e vitale dell’ edera ci aiuta a rinvigorire il cuoio capelluto.

Come fare: procurati in farmacia o in erboristeria dell’estratto glicolico di edera e dello shampoo neutro. Metti in una ciotolina 2 cucchiaini di shampoo e aggiungi 15 gocce di estratto glicolico, amalgama bene il tutto e procedi al lavaggio come di consueto. Usa questo shampoo per tutto il mese.

(Biblio on-line: http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/edera.html; http://www.altrasalute.it)

Prodotti con estratti di Edera