CAPIRE IL COSMETICO : COMPOSIZIONE E INGREDIENTI

A cura della Dott.ssa Angiola Falconetti.

Cerchiamo di capire meglio come è fatto un cosmetico e quali possono essere le sostanze che lo costituiscono.
Gli ingredienti che compongono solitamente un prodotto cosmetico sono molteplici e sono compresi nella lista sotto riportata, suddivisi in classi.

In gergo tecnico gli ingredienti cosmetici vengono chiamati materie prime:
1. TENSIOATTIVI
2. EMULSIONANTI E SOLUBILIZZANTI
3. LIPIDI
4. ADDITIVI REOLOGICI E FILMOGENI
5. UMETTANTI
6. ANTIOSSIDANTI E SEQUESTRANTI
7. CONSERVANTI E ANTIMICROBICI
8. COLORI E PIGMENTI
9. AUSILIARI E INTERMEDI
10. SOSTANZE FUNZIONALI (PRINCIPI ATTIVI).

Un ingrediente fondamentale che non è stato elencato, ma è una materia prima anchessa, è l’ACQUA : quasi tutti i cosmetici sono costituiti prevalentemente da acqua, anche fino al 90% della composizione, ed è importante che essa possieda precisi requisiti chimico-fisici e di purezza microbiologica.

TENSIOATTIVI: sono ingredienti fondamentali per produrre i tensioliti, cui appartengono shampoo, bagnoschiuma, doccia-schiuma e gli altri cosmetici per la detergenza;

EMULSIONANTI e SOLUBILIZZANTI: si ritrovano nelle emulsioni, cioè prodotti formati dalla mescolanza di una fase acquosa ed una oleosa, come creme, latti, balsami;

LIPIDI: sono ingredienti fondamentali per le emulsioni e rientrano nella composizione anche di rossetti, stick per labbra ed altri prodotti a base grassa;

ADDITIVI REOLOGICI e FILMOGENI: servono a dare al cosmetico la consistenza e la scorrevolezza voluta e sono costituenti fondamentali dei gel.

In tutti i prodotti, poi, sono quasi sempre presenti gli ingredienti che vanno dalla classe 6 alla 10 : che acquistiamo cioè un tensiolita, una emulsione, un idrolita (= a base di acqua, come tonici, dopobarba) o un gel troveremo quasi sempre come ingredienti antiossidanti, conservanti, coloranti (non sempre), ausiliari e soprattutto SOSTANZE FUNZIONALI.

Notare che le sostanze appartenenti a queste classi sono anche quelle che più spesso danno problemi di SENSIBILIZZAZIONE o ALLERGENICITÀ , se si escludono le ipersensibilità individuali a determinate sostanze che possono riguardare ovviamente i componenti di qualunque classe.

Le materie prime possono essere di origine varia: minerale, animale, vegetale o di sintesi; attualmente la maggior parte degli ingredienti cosmetici è di origine sintetica, cioè ottenuta in laboratorio, qualcuna è ricavata dal mondo vegetale o animale e qualcosa infine è di origine minerale. A riguardo, esistono due diverse concezioni formulative:
– la scuola AMERICANA che predilige la stabilità, la gradevolezza e l’economicità del prodotto, facendo quindi uso di ingredienti perlopiù di sintesi o minerali;
– la scuola EUROPEA, di impostazione più naturalistica.

Negli ultimi 6-7 anni, però, stiamo assistendo ad una progressiva VEGETALIZZAZIONE del cosmetico, nel senso che sempre più fornitori di materie prime propongono sostanze ricavate direttamente dal mondo vegetale o da esso derivate con piccole modifiche di laboratorio, oppure ottenute con metodiche di tipo biotecnologico.
Questa tendenza dei mercati è dovuta a più di un motivo:
1. la recente riscoperta e valorizzazione della FITOTERAPIA, con l’utilizzo delle piante per
la cura di sé in senso lato, quindi anche per la cura del proprio corpo;

2. l’acquisizione che i prodotti di origine minerale (in realtà derivati dal petrolio come
vaselina e olio di vaselina: i cosiddetti petrolati) non sono poi così innocui e sicuri;

3. la messa al bando dei prodotti di origine animale in seguito allo scandalo della mucca
pazza e alla paura di trasmissione dell’ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE) verso l’inizio degli anni 90 (ricorderete senz’altro una nota marca che pubblicizzava shampoo al midollo di bue o alla placenta: attivi che hanno senz’altro una notevole funzionalità cosmetica, ma che oggi fanno solo rabbrividire);

4. l’espansione del mercati a dimensioni intercontinentali, che obbliga i ricercatori a formulare prodotti che siano ben accetti anche in paesi dove certe materie prime non sono considerate sicure e dove vengono magari richieste altre garanzie (vd. Giappone e Svezia che non consentono l’importazione di cosmetici contenenti determinati conservanti, diffusi invece nei mercati europei e statunitensi).

Tutti questi fattori hanno giocato a favore di una costante richiesta di prodotti di origine vegetale ed hanno condizionato, ovviamente, anche la produzione industriale.
Anche se sono in continuo aumento, quindi, le materie prime derivate dal mondo vegetale per le diverse classi di ingredienti indicate, siamo piuttosto lontani dal poter trovare sul mercato un prodotto integralmente vegetale.
Spesso si parla di cosmesi naturale o di cosmesi a base naturale, intendendo con ciò un prodotto cosmetico che contiene uno o più estratti, ricavati dalle piante: generalmente gli estratti vegetali costituiscono i cosiddetti PRINCIPI ATTIVI o SOSTANZE FUNZIONALI (classe 10), materie prime da sempre utilizzate per la caratterizzazione del prodotto, per dargli cioè una connotazione naturale, vegetale e così via.
Ovviamente introdurre nel cosmetico uno o più derivati da piante, pur dandogli una connotazione naturale, non significa ottenere un cosmetico vegetale, in cui tutti gli ingredienti utilizzati sono di origine vegetale.
Infatti la maggior parte delle materie prime è ancora prevalentemente di sintesi, dove c’è una disponibilità e una possibilità di scelta enorme per tutte le classi; seguono, in termini di disponibilità, varietà e costi, i prodotti di origine vegetale modificati con piccoli procedimenti chimici; solo il 30% delle materie prime è disponibile in forma completamente vegetale.

Al consumatore non resta che privilegiare i prodotti che vantano una elevata percentuale di componenti di origine naturale, cominciando a prestare una maggiore attenzione a quanto riportato in etichetta.

Articolo tratto da www.benessere.com