Avena

Avena Sativa

 

 

 


FAMIGLIA: Poaceae (Graminaceae)
NOMI COMUNI: Biada, giava, vena dij cavalli, biacva, avina, ina, girmanu, fenapa.
LA DROGA: I semi e la paglia.
QUANDO SI RACCOGLIE: I semi e la paglia si ottengono con la trebbiatura della pianta raccolta alla maturazione in giugno - luglio per le semine eseguite in autunno, ma e' meno comune di quanto si possa credere.
 

PROPRIETA'

L'avena era già impiegata in gran parte dell'Asia in un periodo molto precedente la nostra epoca. Oggi, la pianta è particolarmente apprezzata in ambito cosmetico per le sue proprietà addolcenti, ma anche in ambito medico per la prevenzione degli eccessi di colesterolo o per limitare i rischi di malattie cardiovascolari. Può essere consumata sotto forma di fiocchi d'avena.

Le proprietà terapeutiche dell'avena

Uso interno Riduce i rischi di malattie cardiovascolari, diabete e obesità grazie alle fibre, agli antiossidanti, alle vitamine e ai minerali di cui è composta. Contiene del beta-glucano, una fibra solubile che facilita l'espulsione del colesterolo attraverso le feci. Regolarizza e stimola la motilità intestinale e svolge un rapido effetto saziante.

Ricostituente e calmante del sistema nervoso, ipocolesterolemizzante, lenitiva e addolcente.

Uso esterno: come bagno rilassante.

Combatte le malattie della pelle: secchezza cutanea, infiammazioni, seborrea e pruriti.

Indicazioni terapeutiche abituali

L'avena è impiegata per il rilassamento, per facilitare il transito intestinale e per contribuire all'abbassamento del tasso di colesterolo. Ha inoltre proprietà anti-irritanti, proprietà dermatologiche calmanti, lenitive per la cute, e che ne riducono la sensibilità.

Altre indicazioni terapeutiche dimostrate

Disturbi del sistema nervoso e insonnia, disassuefazione dal fumo, astenie, stati di affaticamento, demineralizzazione organica, convalescenza dopo una malattia, insufficienza tiroidea. Diminuzione dei livelli di colesterolo nel sangue; trattamento di problemi intestinali come stipsi; insonnia, depressione, ansia, impotenza.

Come bagni locali o integrali: prurito, eczema, tonico nella medicina veterinaria moderna.

La storia dell'utilizzo dell'avena in fitoterapia

Il termine avena è di origine latina (avena). L'avena proviene dall'Asia, anche se ne esistono svariate specie e sottospecie. È per questo che la sua origine e la sua evoluzione rimangono oscure. Pare che l'Avena sativa (l'avena comune) e l'Avena bizantina (l'avena rossa) provengano da una regione che raggruppa l'Asia Minore, la Transcaucasia (Caucaso del Sud), l'Iran e anche le pianure del Turkmenistan. In origine l'avena era essenzialmente impiegata per le sue proprietà curative. La coltivazione di questa pianta avrebbe avuto inizio poco prima della nostra epoca. Si è diffusa progressivamente in Europa orientale e settentrionale.

È la medicina ayurvedica che ha diffuso l'utilizzo dell'avena non matura per curare la dipendenza dall'oppio.

In Europa, ha iniziato a essere impiegata a partire dal XVII secolo per il trattamento dei disturbi del sistema nervoso, dei reumatismi, ma anche di malattie come la scabbia o la lebbra.

La descrizione botanica dell'avena

E' una pianta annuale completamente glabra con radici fascicolate; i fusti, detti in questo caso culmi, sono alti fino a 150 cm e divisi in nodi e internodi; nella zona del nodo il culmo è ingrossato ed è pieno all'interno, mentre nella zona dell'internodo è sottile e cavo all'interno. Le foglie sono divise in due parti distinte: la guaina e la lamina, e sono inserite sul culmo una per ciascun nodo; nel primo tratto avvolgono il fusto formando la guaina, quindi se ne distaccano con la parte libera detta lamina.

Nel punto di separazione fra le due parti la guaina è prolungata in una scaglia membranosa detta ligula; la lamina è piatta e gradatamente ristretta in un apice acuto.

Due sono le specie più note: l'Avena sativa che corrisponde all'avena comune e l'Avena fatua che è dell'avena selvatica, chiamata anche avena folle. La pianta si adatta a qualunque tipo di terreno e a tutte le condizioni climatiche, ma cresce meglio nelle regioni temperate e in quota. È generalmente coltivata come cereale o come foraggio.

La crusca è l'involucro del seme d'avena.

Composizione dell'avena - Parti utilizzate

Le parti aeree di colore verde sono raccolte appena prima della fioritura. Si utilizza quasi tutta la pianta: le parti aeree a scopo curativo (paglia, sommità fiorite fresche o secche) e i semi interi con la crusca a scopo alimentare: semi essiccati, tostati, quindi decorticati e frantumati per ottenere fiocchi d'avena, avena decorticata o farina, paglia (foraggio) e crusca.

I principi attivi

Saponosidi tripertenici, silicio, ferro, manganese, zinco (39 mg, 8,5 mg, 19,2 mg per 100 g di peso di prodotto secco), vitamina B1 e calcio, fosforo, magnesio, selenio, rame, acido pantotenico, alcaloidi, flavonoidi, acido fitico.

L'avena contiene una quantità più elevata di proteine rispetto agli altri cereali, oltre che di diversi minerali.

Controindicazioni

L'avena contiene del glutine a cui molte persone sono allergiche. Senza essere dichiaratamente un allergene, il glutine può tuttavia causare alcuni disturbi generali. Proprio per la mancanza di studi scientifici a riguardo, in genere il consumo di avena è sconsigliato alle donne in stato interessante o durante l'allattamento. Poiché i fiocchi d'avena crudi non sono molto digeribili e assorbono grandi quantità di liquidi, devono essere inseriti gradualmente nell'alimentazione.

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