Che cos’è il marchio BDIH?

Il marchio di controllo BDIH per la cosmetica naturale controllata rappresenta da quasi un decennio, una costante conosciuta su un mercato sempre più crescendo di cosmetici naturali, vegetali ed ecologici.

E’ stato introdotto nel febbraio 2001 in collaborazione con produttori conosciuti di cosmetica naturale.
Tutti i preparati contrassegnati con lo standard BDIH sottostanno ad un controllo indipendente e continuo.
Con ciò si garantisce il rispetto dei criteri in tutto il mondo.
Un prodotto può ricevere il marchio solo se almeno il 60% di tutti i prodotti della stessa marca compie lo standard BDIH.

Fino ad oggi oltre a 5000 prodotti sono stati esaminati regolarmente in quanto al loro contenuto e alla loro composizione. Coprono tutti i settori cosmetici.

La cosmetica naturale conforme allo standard BDIH rinuncia all’uso di coloranti e profumi sintetici, materie prime etossilizzate, silicone, paraffine e altri derivati petroliferi.
La conversione dalle materie prime in prodotti cosmetici risulta delicatamente con processi fisici e poco chimici.
La più parte delle materie prime è di origine vegetale con alcune aggiunte minerali e di origine animale.
Usando prevalentemente le materie prime di coltivazione ecologica controllata, i produttori di cosmetica naturale ribadiscono il loro impegno attivo contro l’ingegneria genetica.

L’obiettivo è la conservazione dell’equilibrio naturale tramite un processo di fabbricazione ecologico, di biodegradabilità di materie prime, di prodotti finiti così come l’utilizzazione di imballaggi parsimoniosi e ecologici.
Un commercio corretto e l’utilizzazione di materie prime di progetti ecologici favoriscono inoltre la compatibilità sociale.

Citazione “bio”

Lo standard BDIH prescrive che per certi elementi possono essere utilizzati solo materiali greggi biologici e certificati. Oltre a ciò, molti produttori utilizzano elementi biologici anche là dove non è prescritto imperativamente dallo standard BDIH.

Per assicurare che il consumatore riceve informazioni corrette sulla qualità ecologica delle cosmesi naturali, la BDIH controlla anche la citazione “bio” di prodotti controllati.

Così un prodotto della cosmetica naturale controllata può essere classificato “bio” solamente se la parte biologica in proporzione a tutti i componenti di qualità biologica usati (esclusi acqua e minerali) ammonta almeno al 95%.
Per questo calcolo può essere presa in considerazione veramente solo la parte ecologica del materiale biologico.
Se si pubblicizza una certa percentuale di componenti biologici in un prodotto il consumatore dovrà potere riconoscere chiaramente quali componenti sono “bio” e quali non.

Informazioni dettagliate sulle materie prime obbligatorie di coltivazione controllata biologica, la lista positiva e le direttive per la citazione di qualità biologica si trovano sul portale internet del BDIH, www.ionc.info.

Criteri

1. Materie prime naturali
Le materie prime vegetali devono essere di materiale greggio certificato ed ecologico, purché consistano o siano stati ricavati da piante appartenenti alle materie prime obbligatorie di coltivazione controllata biologica.

2. Materie prime animali e protezioni animali

2.1 Materie prime animali
L’uso di materie prodotte dagli animali (p.es. latte, miele) è permesso. L’uso di materie prime di vertebrati (p. es. l’olio di emù, l’olio di visone, grasso di marmotta, grassi animali, collageni animali e cellule) è proibito.

2.2 Esperimenti sugli animali e prodotti finali
Nè durante la produzione, nè durante lo sviluppo e il controllo dei prodotti finali è permesso di effettuare o ordinare esperimenti sugli animali.

2.3 Esperimenti sugli animali e materie prime
Materie prime che non esistevano sul mercato prima del 01.01.1998 possono essere usate solo se non sono state sottoposte ad esperimenti sugli animali.
Non vengono presi in considerazione gli esperimenti sugli animali che sono stati effettuati da terzi in cui non hanno agito né su incarico né su iniziativa del committente, né hanno rapporti societari o contrattuali con esso.

3. Materie prime minerali
L’uso di sali anorganici e minerali acidi e soluzioni caustiche (p.es. solfato di magnesio e cloruro di sodio) è fondamentalmente permesso.
(Eccezioni vedi n.5)

4. Processi di produzione permessi
Per la produzione di cosmetica naturale sono permesse oltre ai metodi fisici, compreso l’estrazione con acqua, alcool vegetale, acido carbonico, grassi vegetali e oli, la glicerina estratta da essi, come anche metodi di enzima e microbiologici come esistono nella natura.
Inoltre possono essere utilizzate materie naturali come grassi, oli e cere, zuccheri, fecola, cellulosa, proteine, polisaccaridi, vitamine ricavate tramite idrolisi, idrogenazione, esterificazione o altre scissioni e condensazioni.

5. Materie non concesse
L’uso di materie proveniente dai gruppi seguenti non è permesso
– coloranti organici e sintetici
– profumi sintetici
– materie prime etossilizzate
– silicone
– paraffine e altri derivati petroliferi.

6. Conservazione
A scopo della difesa del consumatore possono essere utilizzati, se necessario, i seguenti conservanti naturali:
– acido benzoico e sali derivati
– acido salicilico e sali derivati
– acido sorbico e sali derivati
– alcol benzilico

In caso che si ricorra ad uno di questi conservanti è necessario aggiungere “conservato con…”

7. Sostanze olfattive
E’ permesso l’uso di sostanze olfattive naturali che corrispondono alla norma ISO 9235.
Inoltre è concesso l’uso di sostanze olfattive ricavate in modo biotecnologico.

8. Irradiazione radioattiva
Il trattamento di materie prime organiche e dei prodotti cosmetici finiti tramite irradiazione radioattiva non è permesso.